Questo thread mi ha ricordato una pratica che usavo quando mi preparavo i dungeon (invece di avere una pila infinita di moduli che vorrei giocare) e una pratica che seguo quasi quotidianamente sul lavoro: parlare da solo. In realtà, per fare le cose bene, dovrei parlare con una paperella di gomma.
Questa pratica, che prende il nome di Rubber Duck Debugging nel mondo informatico, si basa sul principio che costringerti a spiegare quello che stai facendo ad alta voce ti porta a trovare eventuali falle. Non è infallibile, ma spesso mi tira fuori dalla merda. Però sul lavoro ho un vantaggio che non ho quando scrivo contenuti per gdr: un feedback estremamente veloce che mi dice “qualcosa non va”. Per questo il mio flusso è tendenzialmente questo:
- Scrivo codice
- A un certo punto qualcosa si blocca
- Parlo con la papera (si chiama Vincent Van Quack e viene da Amsterdam - purtroppo con il lockdown è rimasto bloccato in ufficio)
- Risolvo il problema e torno al punto 1
Purtroppo è molto difficile fare la stessa cosa con un modulo per un GDR, perché non c’è un ciclo di feedback altrettanto rapido. Quello che faccio io è di fare un giro pezzo per pezzo (viene facile con le stanze) ogni volta che faccio un cambiamento al pezzo, cercando di descrivere la scena/stanza ad alta voce. In questo modo mi accorgo immediatamente di incoerenze o pezzi che non funzionano. L’altro vantaggio è che così spesso vengono fuori collegamenti o passaggi logici che non mi erano venuti in mente in origine.
Quindi il mio consiglio è di procurarsi una paperella di gomma e cominciare a parlare.